lunedì 10 ottobre 2011

BOTTEGA BOSCO NOVEMBRE 2011

In volo!
Dalla Bottega Bosco
al Volo Regionale 2012
per poter arrivare a vedere tanto in alto, bisogna avere una storia dietro di noi,
una storia vissuta, da ripercorrere con la mente per verificarla alla luce di ''quel tutto''
che fa capire la vera essenza delle cose, il vero senso del nostro agire… (Sette Punti Neri)


Hai voglia di confrontarti e approfondire, anche giocando, i temi della COMUNITA'/VITA di
      CERCHIO e dell'ESPERIENZA, elementi fondamentali nella crescita del bambino e di ogni
      persona?
Credi nelle ricchezze dell’ambiente fantastico Bosco e desideri più confronto?
Vuoi partecipare fin da subito alla progettazione del Volo Regionale che coinvolgerà tutti i Cerchi dell'Emilia Romagna nel 2012? Allora sei invitata/o al
 
Modena, 19-20 novembre 2011

Per iscriverti, compila la scheda d’iscrizione on-line che troverai sul sito della Branca L/C regionale (L’incontro inizierà sabato 19 nel primo pomeriggio, e terminerà domenica 20 sempre nel primo pomeriggio. Le attività si svolgeranno presso la Grande Quercia del Cerchio ''Gwilhiri'' del Gruppo Modena 7, Parrocchia Regina Pacis, via 9 gennaio n.135, Modena.
La quota di partecipazione è di 25 euro. Per il pagamento della quota e le informazioni tecniche arriverà una mail agli iscritti.
Per ulteriori informazioni scrivete a Chiara Cini,
www.emiroagesci.it/branca-lc/). La scadenza per iscriversi è il 6 novembre . chiary.na@libero.it o retecerchi@gmail.com

Vi aspettiamo! Buon volo!
La Pattuglia Bosco regionale e gli Incaricati regionali L/C



Week-end metodologico per capi cerchio
Fai servizio in un Cerchio?


mercoledì 11 maggio 2011

INCONTRO DI RETE REGIONALE DEL 07 MAGGIO 2011

INCONTRO RETE CERCHI
DEL 7 MAGGIO 2011
-CARPI-

In questo ultimo incontro, le coccinelle anziane si sono ritrovate per condividere gli incontri di Macro-Zona e per chiacchierare, insieme a Cinzia Pagnanini, Incaricata Nazionale alla Branca LC sulla valenza educativa dell'esperienza nell'Ambinte Fantastico Bosco.

Condivisione degli incontri delle Macro-Zone:
1.   Zona di Cesena-Ravenna-Bologna. In questo inconto le Coccinelle Anziane si sono confrontate sulla costruzione di un'esperienza significativa ed insieme ne hanno ideata una da poter vivere nei loro cerchi durante le VdC.
2.   Zona di Carpi-Modena-Reggio Emilia. In questo incontro le Coccinelle Anziane si sono confrontate sul tema della Gioia cercando di riscoprire e valorizzare il significato della Genziana e del Mughetto. Hanno poi costruito ed ideato un esperienza che è stata proposta nei loro Cerchi.
3.   Zona di Parma-Piacenza. In questo incontro le Coccinelle Anziane hanno cercato di identificare gli elementi essenziali per la costruzione di un'esperienza ed hanno verificato cosa occorre perchè questa possa essere significativa.

Le attività proposte, i confronti e le esperienze fatte vivere nei cerchi verranno pubblicate nel Blog.

Di seguito, Cinzia, dopo una breve prensentazione ed una chiacchierata sulla storia della nascita della Rete Cerchi, dell'Osservatorio e della Rete Cerchi della nostra Regione, la prima pattuglia bosco (che si ritrovava proprio nella sede del gruppo Carpi 4), il primo Volo Regionale e le prime Botteghe Bosco ha chiesto alle Coccinelle Anziane di condividere quali secondo loro sono i “punti oscuri” dell'esperienza e del coccinellismo in generale.
E' emerso:
·       vedere se l'esperienza è riuscita o meno;
·       spiegazione dell'esperienza;
·       nel rapporto RACCONTO-ESPERIENZA che peso ha l'esperienza;
·       sfruttare tutto il racconto;
·       differenza, pregi e difetti dei cerchi misti, femminili e maschili;
·       utilizzo della parlata nuova;
·       potenzialità degli strumento.

Dopo una breve attività...

CONFRONTANDOSI EMERGONO ALCUNI DEI VALORI FONDANTI ED ANCORA ATTUALI DEL COCCINELLISMO:
·       In AGI si credeva che attraverso le esperienze di vita si potesse educare e far crescere dei giovani stimolando la loro creatività, il loro senso di iniziativa e le capacità personali;
·       l'attenzione per le piccole cose che non è prerogativa femminile ma una importante capacità umana che presuppone un vedere-osservare-agire. Iniziando da piccoli a coltivare l'attenzione per le piccole cose questo atteggiamento diviene qualità nell'adulto;
·       la Gioia della Genziana e del Mughetto;
·       un casa che dà al coccinellismo un valore più personale è la poesia, la poesia di ogni pesona che permette l'icontro tra la poesia personale di ogni individuo e la poesia del mondo esteriore.

Il confronto con Cinzia è stato molto positivo e costruttivo, un bel modo per concludere il percorso fatto in questo anno di Rete Cerchi Regionale e per riscoprire assieme le potenzialità dell'ambiente fantastico bosco.

Prima di lasciarci e di augurarci un Buon Volo per le VdC, la pattuglia ha raccolto  le esigenze formative per il prossimo anno.
E' emerso:
-      ragionare su “8 coccinelle in viaggio” per cercare di conoscere e capire meglio le potenzialità di questi racconti;
-      le cc.aa. Preferiscono che la proposta sia sempre molto pratica con esperinze concrete;
-      Bottega Bosco;
-      incontri concentrati , macro-zone..
-      un Volo Regionale per tutto il Cerchio

Verrà mandata una mail alle cc.aa. con una breve verifica che troverete prossimamente pubblicata nel Blog della Rete Cerchi.

Buon Volo.

martedì 3 maggio 2011

RESOCONTO INCOTRO RETE CERCHI REGIONALE 19 FEBBRAIO 2011

Incontro 19 febbraio 2011 - sede regionale Bologna

Cerchi presenti: Carpi 1, Fidenza 1, Mirandola 1 e 2, Cesena 5, Carpi 4, Rubiera 1

Argomento dell'incontro: il Simbolismo del cerchio


SIMBOLI: lanterna, Grande Quercia, Cerchio di famiglia felice


Le Coccinelle Anziane, attraverso l'incontro di Mamma Scoiattolo, Babbo Scoiattolo e Figlio scoiattolo si sono confrontate con i simboli peculiari dell'ambiente fantastico bosco.

Con Babbo Scoiattolo hanno costruito una lanterna con un vasetto di vetro e carta velina, con Mamma Scoiattolo hanno creato una danza divisi in piccoli gruppi, infine, con Figlio Scoiattolo hanno trovato gli ingredienti necessari per migliorare la Grande Quercia.
Al termine delle 3 attività in cui le CCAA hanno riscoperto l'atmosfera che lega questi simboli all'ambiente fantastico bosco, hanno ascoltato il racconto degli scoiattoli.
Sul finire della mattinata i cerchi sono stati divisi in 3 macrozone, nelle quali si troveranno per confrontarsi su problematiche e difficoltà di quella zona. L'esito degli incontri dovrebbe essere un'attività da svolgere con i propri cerchi.


Le macro zone sono                                                                          

Piacenza - Fidenza - Fiorenzuola
Carpi - Modena - Rubiera - Sassuolo - Reggio Emilia  
Bologna - Faenza - Cesena


Buon Volo

la pattuglia regionale bosco

martedì 26 aprile 2011

pronte per un nuovo Incontro di Rete Cerchi Regionale?

Care Coccinelle Anziane,

Sabato 7 Maggio 2011,
a Bologna, in Sede Regionale,
alle ore 9.30

ci troveremo per l'ultimo Incontro di Rete Cerchi.

Avremo con noi un ospite speciale, Cinzia Pagnanini, Arcanda d'Italia ed insieme a lei ci confronteremo su alcuni aspetti educativi dell'Ambiente Fantastico Bosco. Sarà occasione per concludere i discorsi fatti in questi quattro incontri di Rete Cerchi Regionale.

In fine, verificheremo il percorso fatto fino ad ora e cercheremo di capire quali sono le esigenze formative per il prossimo anno scout.

Buon Volo
La Pattuglia Bosco Emilia Romagna
e gli Incaricati alla Branca LC Regionali

 

domenica 27 febbraio 2011

artocolo su proposta educativa LO SPIRITO DEI SENTIERI

sui Sentieri del passato per guardare più lontano …

C’è un sentimento diffuso tra gli adulti, forse inconfessato, ma spesso presente: è una sorta di rassegnazione rispetto alla possibilità di trasmettere ai bambini una morale solida, autonoma e significativa, che li renda in grado di difendersi dai condizionamenti e dalle lusinghe. Da una parte ci confrontiamo con la diffusa svalutazione di valori portanti, quali ad esempio il rispetto della parola data, la considerazione per gli altri o la cortesia, dall’altra con un vuoto di coerenza tale da permettere, senza problemi particolari, la negazione del diritto, l’annullamento di regole e leggi, il relativismo assoluto che fa egoisticamente della singola persona l’unico arbitro decisionale, etico e morale.
In realtà, pur in un orizzonte così cupo, resistono chiare le luci di speranza: l’essenza del bambino non è cambiata, è inalterata la sua voglia di comprendere e di sperimentare, il suo desiderio di incontrarsi e confrontarsi con la realtà. Spetta a noi adulti coltivare questa naturale inclinazione, facendo attenzione a non spegnere la gioia della ricerca e della scoperta.
Bene lo sa ogni Vecchio Lupo e Coccinella Anziana, che negli Ambienti Fantastici,
Molte delle intuizioni educative originarie del
Lo scopo dell’educazione morale non è tanto quello di indurre solamente dei comportamenti improntati al rispetto delle regole, ma di far riconoscere i valori che orientano e informano queste regole.
La scelta morale del bambino tra giusto e ingiusto, tra bene e male, passa attraverso un'assunzione di responsabilità, sia personale che di comunità. Ogni bambino, attraverso un graduale processo di maturazione, comprende che le proprie decisioni hanno conseguenze, per sé e per gli altri .
Nel Bosco ciò che anima questo processo, esattamente come veniva chiamato già nell’AGI, è
Metafora del cammino della vita,
La parola chiave per comprendere lo spirito dei sentieri è
Quando si è padroni di tale spirito si impara che percorrere il sentiero significa affrontare i propri limiti, le proprie paure, gli ostacoli anche più insidiosi, quelli che ci si crea da soli per momenti di egoismo, superficialità, indifferenza.
Il percorso di maturazione proposto dai sentieri non è falsamente edulcorato, mette di
fronte alla scelta della via, non quella più facile, ma semplicemente quella più giusta, compresa e accettata anche nelle sue conseguenze di rinuncia e fatica perché percepita come tale e vissuta in un ambiente e in una comunità che la sostengono e la orientano.
I sentieri non sono un percorso scandito da no e divieti, sono sentieri di serenità e
nel Bosco e nella Giungla, trova guide sicure in grado di interessare, coinvolgere e rendere positivamente protagonisti i bambini. Una riflessione nata nella Branca L/C sul contenuto morale del racconto Bosco, sui suoi messaggi in grado di offrire rimandi significativi alle esperienze vissute in Cerchio, ci ha portato a riscoprire quelle radici che, nella loro originalità e creatività, hanno segnato una importante traccia nella nostra storia. coccinellismo mantengono ancora inalterata la loro freschezza; gli aggiustamenti apportati grazie alla riflessioni metodologiche durante gli anni garantiscono la loro adeguatezza anche alla realtà di oggi. Uno dei temi, appunto, coinvolgente e attuale, è quello dell’educazione morale, che assume nelle dinamiche sociale e di relazione, un’importanza fondamentale per portare i bambini ad essere i buoni cittadini e i buoni cristiani del domani. lo spirito dei sentieri. il sentiero che dal prato entra nel bosco e si inerpica sulla montagna, segna il passo, misura e rende capaci di misurare e misurarsi, rapporta uno all'altro gli opposti tra cui scegliere. consapevolezza, quella che si ottiene rendendo evidente ai bambini la progressione delle esperienze, molteplici , dai connotati di volta in volta differenti e l’esistenza di obiettivi da raggiungere. gioia, quella gioia ricercata da ogni coccinella, una gioia che sarà vera solo quando lei saprà fare dono agli altri di sé e di quanto appreso. Lo spirito dei sentieri
Quel domani che sogniamo per i bambini.
Cinzia Pagnanini, Massimo Bertolucci, Don Andrea Lotterio


giovedì 24 febbraio 2011

DOCUMENTO AGI SULLO SPIRITO DEI SENTIERI




Aprile 1961

UN FILO CONDUTTORE PER LE PROVE DEI SENTIERI 
La parola maestra di un accantonamento svolto durante la Settimana Santa, era « Del nostro meglio ». Il giovedì cercammo di fare del nostro meglio nelle cose che dovevamo compiere (lavori, giochi, turni) per offrirle a Gesù, le più belle possibili; il venerdì nell'aggiungere ad esse anche quanto ci costava un po' di fatica o sacrificio; il sabato nell'aiutare gli altri ad essere contenti, ad avere la gioia della Pasqua. Tre giorni impegnati a fare bene le cose comuni, a valorizzarle - in tal modo a vivere pienamente. Ma in fondo tutta la vita di Cerchio è vivere quest'impegno. Ecco il fondamento per fare sì che le prove siano animate dallo spirito dei Sentieri. Parliamo di progressione, di sforzo continuato da un sentiero all'altro. Ma lo abbiamo veramente in mente, quando aiutiamo le Coccinelle a camminare su un sentiero?
Ad esempio, proponiamo una prova per il sentiero del prato: prepariamo in modo che richieda uno sforzo verso l'ordine che la Coccinella deve rendere sua abitudine? Ci sarà la bambina piccola che acquista qualcosa solo imparando a leggere l'ora; la più grande invece già lo sa, l'acquisterà imparando ad arrivare puntuale o rendendosi conto di quello che fa determinata gente a quella data ora o abituandosi a calcolare quanto tempo ma in gradi diversi. Domandarsi dunque davanti a una prova: ma quale è lo scopo di questa attività nell'insieme del Sentiero? In qual direzione posso far convergere gli sforzi della Coccinella? Ho per esempio fra le prove di espressione del terzo sentiero «Insegnare ad una Coccinella la storia di un abitatore del bosco». La Coccinella che sta per cogliere la Genziana ha la sua parte di responsabilità di tutto il Cerchio; è compito anche suo introdurre la Cocci nel mondo del Bosco, dove vive la F.F. Se sente l'importanza che ha un tale scopo la Coccinella sarà portata più volentieri e scegliere una storia bella, che interessi e a raccontarla in modo chiaro, perché le Cocci seguano bene. Farà così un passo avanti nel suo modo di esprimersi, perché con questo suo sforzo sarà di aiuto alle altre.
Anche se la bambina sembra aver passato tutte le prove, ad esempio in una bellissima gimkana, e ha riconosciuto e copiato le foglie di tre alberi, fatto un oggetto con mezzi naturali, scritto i nomi dei capoluoghi di alcune regioni (prove per il mughetto), ma niente è cambiato in lei, cioè non ha acquistato un maggior interesse per ciò che esiste intorno a lei, non ha cercato quale oggetto si prestasse di più a farsi con il materiale trovato, non ha aperto la sua intelligenza verso gli altri ecc., in realtà essa non ha « passato » nessuna prova. Niente giochi allora? Non dico questo evidentemente. Ma non «solo» giochi. Le gimkane in cui tanto spesso mettiamo le prove più varie, servono, oltre ad invogliare talvolta la bambina a imparare anche a far conoscere a noi Capo quale è il grado di preparazione tecnica raggiunta, cioè se la bambina sa o non sa fare la tale cosa. Ma certamente non è il momento in cui impara o cerca il « meglio », poiché è tutta presa dal desiderio di far presto. Questo dipende anche da come è impostata la gara, ma in generale è facile richiedere solo qualcosa di tecnico o di mnemonico, spostando l'interesse e lo scopo, da quello reale alla gara
Se vogliamo distinguere nel passaggio delle prove una divisione in stadi successivi, possiamo considerare: che occorre ....
- Un momento, direi, di saggio in cui la C.C. si rende conto del grado cui si trova la bambina e sa perciò su cosa puntare. Sarà nel nel corso di un gioco, o con una domanda, o con la richiesta di un aiuto
- Il momento in cui si fa affrontare la prova alla Coccinella: la si mette di fronte a quell'impegno di cui vi parlavo prima.
E questo, la maggior parte delle volte si fa con un rapporto diretto della Capo con la Coccinella. Non sarà sempre mettersi lì a insegnare; spesso sarà un indirizzo o un consiglio dato mentre la Coccinella attua una prova : mentre sta mettendo i fiori davanti all'altarino (per la Genziana) o sta scopando la sede (per il Mughetto),
- I momenti in cui la Capo fa ricapitare l'occasione perché la Coccinella si trovi ancora davanti a quella difficoltà, a quell'impegno.
Sarà ancora lei ad indirizzarla a «far meglio» finché la Coccinella da sola ne sentirà il desiderio: ne avrà preso l'abitudine.
A questo punto spesso sono utili anche alcuni giochi specifici, corre ad es. sull'orientamento (per la Genziana), sulle regole della circolazione stradale (per il Mughetto), sul salto alla corda (per la promessa).
- L'ultimo momento potrebbe essere quello di un accertamene da parte della Capo sull'acquisizione o meno della prova. E queste diciamolo francamente, per molte Capo è la sola parte, o quasi, in programma, per quanto riguarda le prove dei Sentieri. E' invece momento superfluo se abbiamo realizzato i precedenti: alla Capo non occorre l'esame o roba del genere, se ha seguito la Coccinella nel suo cammino. E comunque lo dico per l'ipotesi assurda che qualche Capo usasse un tale sistema, I'« esame » o roba del genere è esattamente la cosa più contraria all'attuazione delle prove. Nello Spirito dei Sentieri, e perciò in qualsiasi gruppo di prove, si richiede non qualcosa di imparato, ma di fatto proprio. Inutile quindi che la Coccinella sappia pettinarsi o attaccarsi un bottone (prato) quando va in giro spettinata o con un bottone staccato; che sappia far scomparire ogni traccia di passaggio ad un'uscita (per il Mughetto) quando abitualmente lascia cartacce qua e là; che ripeta perfettamente un messaggio verbale (per la Genziana), quando non le si può affidare una commissione perché la dimentica.
Da tutto questo notiamo che si tratta piuttosto di un'acquisizione che di un semplice passaggio di prove. Infatti le capacità tecniche che possiamo richieder a una bambina di questa età non sono molte. Ma è soprattutto
— ad una disciplina;
- ad una apertura dell'intelligenza e dell'attenzione verso le cose, verso gli altri, verso Dio;
— ad un vivo desiderio del « meglio » che, attraverso quelle poche cose, diventate abitudine, noi vogliamo educarla.
E' più difficile tutto questo che organizzare una gimkana e limitarsi a segnare sul quaderno delle prove una crocetta a quelle passate.
Ma anche fare dello scautismo autentico è più difficile che tenere un doposcuola. Ci siamo proposte di educare, e non è poco.
Un'ultima osservazione. Ci sarà molto più facile realizzare le prove dei Sentieri con tutto quello che ho detto prima, se le presentiamo sempre alle Coccinelle, non fine a se stesse, ma con uno scopo e un'utilità vera. Le direttive stesse, nella lista delle prove, lo mettono sempre in evidenza. Alcune volte dovremo procurare noi tale scopo, altre volte basterà cogliere le occasioni che capitano, e avendo presente la situazione del sentiero di ogni Coccinella, chiedere all'una o all'altra quanto occorre fare.
So che una difficoltà che trovate spesso è l'attuazione dello Spirito del Sentiero, con le prove; per questo ho voluto cercare di chiarire qui qualche elemento che mi pare fondamentale per aiutarvi. Nel nostro incontro di dicembre avevamo parlato a lungo dei Sentieri; in particolare, lo scritto di Carlo Casiroli, inviato prima a tutte le C.C. « Come adattare le prove del Primo Sentiero alla bambina di 9 anni » e la relazione di Carla Molinaroli « La validità dei Sentieri nel metodo », ne hanno centrato i problemi principali. E' stato spesso ripetuto che, per riuscire ad unificare le prove con lo spirito dei Sentieri, occorre soprattutto che la Capo abbia capito tale spirito, lo abbia fatto suo, vi abbia meditato sopra.
Ma succede, per le cose dette e ridette, che tutti le ritengono giustissime, ma pochi pensano a metterle in pratica. Invece è proprio così.
Noi potremmo dare mille esempi di come insegnare le prove, ma non servirebbe a gran che se ciascuna Capo non vi mettesse quello che lei stessa ha assimilato dello spirito dei Sentieri.
Avete aggiunto in questi mesi le vostre esperienze a quello che avete sentito o letto. Vi inviterò perciò, se volete, a scrivermi quali sono i risultati a cui siete giunte e le difficoltà che ancora restano. Mettendole in comune ci sarà più facile risolverle.

Anna Signorini

tratto da Quaderni per Capo Cerchio
AGI - “Sentieri - scelta di articoli sul metodo Coccinelle”

mercoledì 26 gennaio 2011

INCONTRO di RETE CERCHI del 19 febbraio 2011

Carissime Coccinelle Anziane,
come deciso nell'ultimo incontro del 13 Novembre, a Bologna, il prossimo Incontro di Rete Cerchi sarà:

il 19 Febbraio
a Bologna
presso la sede Regionale
alle ore 9.30

(la partecipazione non è prevista in uniforme)

Come sempre la Pattuglia è lieta di offrire una piccola colazione per iniziare i lavori con la giusta energia!



L'incontro avrà come tema:
IL SIMBOLISMO





Programma della mattinata:
  • ore 09.30ritrovo e colazione
  • ore 10.00 inizio dei lavori di gruppo su alcuni siboli dell'Ambiente Fantastico Bosco
  • ore 11.00 condivisione 
  • ore 11.30 lancio del prossimo incontro e divisione in Macro-Zone della Regione
  • ore 12.00 tutti a casa!
Come sempre vi chiediamo di confermare la vostra presenza all'indirizzo retecerchi@gmail.com
o commentando questo questo "Post".
Buon Volo!

La Pattuglia Bosco Emilia Romagna
e gli Incaricati alla Branca L/C Emilia Romagna

INCONTRO DI RETE CERCHI DEL 13 NOVEMBRE 2010

Incontro Rete Cerchi

Bologna, Sede Regionale
13 novembre 2010


. raccontiamoci un po’ quel che abbiamo fatto e detto…

Sabato 13 novembre Capi Cerchio del Rubiera1, Cesena9, Cesena5, Carpi4, Mirandola1, Ravenna, Carpi1, Mirandola2, Fiorenzuola, Faenza, Fidenza2 e la Pattuglia Regionale Bosco si sono trovati in Sede Regionale per il primo incontro di Rete Cerchi di questo anno scout.

Dopo una squisita colazione, abbiamo dato inizio ai lavori! Il tema di quest'incontro è stato l'Atmosfera, come deciso dalle CC.AA. nell'incontro di Maggio, tema molto caro a tutti i capi che propongono questo Ambiente Fantastico.
che cos’è l’atmosfera?

 Come prima cosa abbiamo cercato di dare una definizione di "Atmosfera".
  • Clima raccolto
  • Famiglia felice
  • Parlata nuova
  • Gioia
  • Regole che creano la comunità
  • Incontri
  • Voli
  • Gioco
  • Racconto
  • Rapporti
  • Cantare
Prendendo spunto dall'ultima definizione abbiamo pensato proprio di cantare insieme "Sinfonia in ghianda maggiore" con l'aiuto di Silvia, Arcanda del Rubiera, e la sua preziosissima chitarra!

Di seguito abbiamo cercato di scoprire quali spunti ci poteva dare "Sette Punti Neri" e racconto alla mano, divisi per gruppi, abbiamo cercato "l'ATMOSFERA" nel racconto.
dove troviamo l’atmosfera nel racconto?

I gruppi hanno individuato i punti nel racconto che ritengono parlino o facciano vivere l’atmosfera:
  • Nel formicaio: l'accoglienza e spirito di unione, i cinque sensi che affiorano nella descrizione dei cunicoli, le regole della comunità;
  • Il Segreto: "..Ti devo la gioia di averti potuto aiutare, io che sono solo una cocci del prato.."
  • La Storia della Formica Regina: la comunità di cui tutti siamo parte;
  • Il Sogno: le descrizioni e quanto è evocativo il racconto;
  • La Civetta: la paura, descrizione del bosco, il buio, desiderio di cocci di un'altra Atmosfera non negativa;
  • Gli Scoiattoli: ambiente e odori descritti nella tana degli scoiattoli, la cura dei particolari, l'accoglienza, la dolcezzadi figlio scoiattolo nello scaldare cocci ammalata, ilconsiglio di famiglia; a cocci viene trasmesso l’intimità dell’atmosfera della tana tipica di una famiglia felice;
  • La Grande quercia: familiarità,i ricordi del passato e le sue leggende, la grande quercia simbolo di ritrovo e condivisione, accoglienza e comunità;
  • La Notte delle lanterne: astio che si trasforma in amicizia;
  • La leggenda del Mughetto: la risata di ughetto;
  • Scibà: veglia alle stelle, il rilassamento, lo spettacolo del creato, il superamento del ribrezzo, andare al di là delle apparenze;
  • Arcanda: il paesaggio della montagna;
  • La Storia di Brezzolina: il Cerchio dell’Edera racconta alle giovani, l'incontro con il grillo, condivisioni di tutti nel rispetto della legge, il canto, il cerchio della Gioia;
  • La Coppa dello stagno: solidarietà e accoglienza;
  • La Cicala: aspettare e rispettare l’altro, cantando insieme, risposta gioiosa al problema;
  • Animali del pino: i racconti richiamano l’atmosfera;
  • Ratha la Farfalla: rivalutare chi sei e non come appari;
  • Due coccinelle al mare: acciughe, unione per superare il problema, sostegno;
  • Gabbiano: racconto della sua esperienza
…alcune considerazioni:
Nel momento del racconto si crea un atmosfera sensoriale raccolta, diversamente percepita dagli altri momenti.
L’atmosfera si vive negli aspetti al di “fuori” del racconto che è evocativo ed ha lo scopo di riscoprire l’atmosfera vissuta nelle esperienze vissute.

A questo punto, dopo aver ascoltato "il Ritorno di cocci al Cerchio dell'Erica" ed esserci confrontate su che cos'era per noi "ATMOSFERA", aver condiviso quali e quanti racconti sono in grado di evocare alla mente di una Coccinella qull'atmosfera che respira nel suo Cerchio, abbiamo messo in comune una riflessione sulla proposta fatta dalla Pattuglia Bosco che con questa verifica cercherà di proporre incontri più mirati rispetto ai bisogni delle Coccinelle Anziane!

Buon Volo!
La Pattuglia Bosco